Pasqua cristiana
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La
Pasqua è la maggiore festività del
calendario liturgico cristiano. Essa celebra la
resurrezione di
Gesù di Nazareth, che, secondo le
Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua
morte in
croce.
La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla
Pasqua ebraica.
La data del giorno di Pasqua
La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo
plenilunio successivo all'
Equinozio di
Primavera (il
21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della
Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta
controversia quartodecimana, fra la
chiesa di Roma e le chiese asiatiche.
Dunque, nella
chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il
22 marzo ed il
25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di
luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il
20 marzo, quello successivo si verificherà il
18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
La
chiesa ortodossa segue il
calendario giuliano e quindi la data della pasqua può variare dal
4 aprile all'
8 maggio.
La liturgia
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno, della durata di quaranta giorni, chiamato
Quaresima che inizia il
Mercoledì delle Ceneri; l'ultima settimana del tempo di quaresima é detto
Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la
Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di
Gesù in
Gerusalemme; qui fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di
palme. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di
olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di
Quaresima e l'inizio del
Triduo Pasquale. Durante il
Giovedì Santo, di mattina si svolge la Messa del Crisma, in cui il
Vescovo consacra gli Olii Santi (
Crisma,
Olio dei Catecumeni ed
Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le
cresime e i
battesimi, ordinare i
sacerdoti e celebrare il
sacramento dell'
Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del
Giovedì Santo conclude il tempo di
Quaresima, ed il
Triduo Pasquale inizia la sera del giovedì, con la
Messa in Coena Domini; questa fa memoriale dell'
Ultima Cena consumata da
Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'
Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore (Gv 13,34). Durante questa Santa
Messa si svolge la tradizionale
lavanda dei piedi e vengono 'legate' le
campane (le campane non possono suonare dal
Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il suggestivo giro "delle sette chiese", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine.
Il
Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sull'
adorazione della Croce e la
Via Crucis.
Il
Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come
viatico, è incentrato sull'attesa della solenne
Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e, di solito, nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo. Che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.
Veglia di Pasqua
La
Veglia pasquale si compone di quattro fasi:
La
benedizione del fuoco
La celebrazione della Parola, con sette letture che narrano la storia della
salvezza I
battesimi ed il rinnovo delle promesse battesimali
L'
Eucarestia Storia della Pasqua cristiana
La Pasqua cristiana è in stretta relazione con
quella ebraica, in cui si celebra la liberazione degli
Ebrei dall'
Egitto ad opera di
Mosè. La parola Pasqua infatti significa passaggio: per gli Ebrei è il passaggio dalla schiavitù alla libertà mentre per i cristiani dalla morte fisica e spirituale alla nuova
Vita Eterna.
Varianti del termine Pasqua in altre lingue
Termini derivanti da
Eostremonat o il mese di
Eostre:
Inglese Easter
Tedesco Ostern
Samoano Eseta (derivato dall'Inglese)
Nomi derivati dall'
ebraico Pesach:
latino Pascha o Festa Paschalia
greco Πάσχα (Paskha)
albanese Pashka o Pashkët (Pascha oppure Paschet)
arabo عيد الفصح (ʿĪd'l-Fiṣḥ)
bulgaro Пасха (Paskha)
catalano Pasqua
danese Påske
olandese Pasen
esperanto Pasko
finlandese Pääsiäinen
francese Pâques
islandese Páskar
indonesiano Paskah
irlandese Cáisg
basso-tedesco Paisken
norvegese Påske
tagalog Pasko ng Muling Pagkabuhay (letteralmente "la Pasqua di Resurrezione")
portoghese Páscoa
rumeno Paşti
russo Пасха (Paskha)
gaelico Casca
spagnolo Pascua
svedese Påsk
tamazight tafaska
turco Paskalya
gallese Pasg
Termini usati in altre lingue:
Bielorusso Вялікдзень o Vialikdzen’ (letteralmente "Il Gran Giorno")
Bulgaro Великден (Velikden, letteralmente "il Gran Giorno")
Cinese 復活節 Fùhuó Jié (letteralmente "Festa della Resurrezione")
Croato Uskrs (letteralmente "Resurrezione")
Ceco Velikonoce (letteralmente "Grandi Notti" [plurale, non esiste la forma al singolare])
Estone Lihavõtted (letteralmente "prendere carne")
Ungherese Húsvét (letteralmente "prendere o acquistare carne")
Giapponese 復活祭 (Fukkatsu-sai, letteralmente "festa della resurrezione")
Coreano 부활절 (Puhwalchol, letteralmente "Stagione della Resurrezione")
Lettone Lieldienas (letteralmente "i Grandi Giorni", non esiste la forma singolare)
Polacco Wielkanoc (letteralmente "la Grande Notte")
Serbo Ускрс (Uskrs) or Васкрс (Vaskrs, letteralmente "Resurrezione")
Slovacca Veľká Noc (letteralmente "la grande notte")
Sloveno Velika noč (letteralmente "la grande notte")
Ucraino Великдень (Velykden’, letteralmente "il gran giorno") o Паска (Paska)